Site icon Lorenzo Taccioli

Cosa vedere ad Alba in un giorno

Se ti trovi a passare un weekend o tre giorni nelle Langhe, ti consiglio di non perdere la visita di Alba. Questa è la città più grande di questo territorio, tanto da essere conosciuta come la capitale delle Langhe, ed è caratterizzata da un centro storico ben conservato.

Anche nota come la città delle cento torri, conserva ancora oggi alcune di queste, risalenti al periodo medievale. Un altro valido motivo per visitarla sono le sue specialità enograstonomiche, a partire dal tartufo celebrato in una grande fiera ogni anno.

Dove si trova Alba ^

Alba si trova nelle Langhe, quindi in Piemonte e più precisamente in provincia di Cuneo. Più o meno a 50 chilometri in direzione sud est da Torino, si sviluppa sulla riva destra del fiume Tanaro su di una vasta conca pianeggiante a circa 170 metri di altitudine sul livello del mare.

Alba è anche il punto ideale da cui partire per un itinerario di tre giorni nelle Langhe.

Cosa vedere ad Alba ^

La visita di Alba ti porterà alla scoperta del centro storico di questa città ricca di palazzi antichi. Ma non solo, passeggiando per le sue due vie principali, via Cavour e via Vittorio Emanuele, ti imbatterai in numerose torri medievali giunte fino ai giorni nostri.

Ecco cosa vedere nell’itinerario di un giorno ad Alba.

Piazza Risorgimento ^

Inizia il tour tra le cose da vedere ad Alba con la sua piazza Risorgimento, anche conosciuta come piazza Duomo per la presenza della principale chiesa della città.

Piazza Risorgimento è il cuore del centro di Alba e qui si affacciano diversi edifici storici con, al pian terreno, lunghi porticati nei quali trovano posto diversi negozi, bar e ristoranti. Dando le spalle al duomo potrai notare che alcune delle torri della città, almeno tre. Alba è infatti nota anche come la città delle cento torri, riferendosi alle numerosi torri medievali che sorgevano qui, alcune delle quali sono arrivate ai giorni nostri e di cui ti racconterò durante l’itinerario alla scoperta della città.

Cattedrale di San Lorenzo – Duomo di Alba ^

Visita ora la cattedrale di San Lorenzo, il duomo cittadino. Questa chiesa sorge in corrispondenza del settore orientale dell’antico foro della città, dove sono poi state ritrovate numerose strutture romane appartenenti ad edifici pubblici.

In fondo alla navata destra della chiesa sono emersi i resti di una struttura ottagonale, che rappresentava il primo battistero altomedievale.

Un primo ampliamento della cattedrale di San Lorenzo venne registrato nell’XI secolo, mentre l’impianto romanico risale al secolo succesivo, quando venne posata la pavimentazione in lastre di pietra. L’epoca romanica è ben visibile anche nel campanile duecentesco, che ingloba il precedente campanile dell’XI secolo.

Diversi lavori vennero svolti durante i secoli, tra cui una quasi completa ricostruzione a cavallo tra il quattrocento e il cinquecento. Un’altra importante revisione risale alla seconda metà dell’ottocento. A questo periodo risale la decorazione interna con l’ampio cielo stellato.

Accedendo alla cattedrale potrai vedere un grande coro ligneo cinquecentesco, con una pala d’altare rappresentante San Lorenzo risalente al 1766.

Palazzo del Comune di Alba ^

Sempre su piazza Risorgimento sorge il palazzo del Comune, un edificio trecentesco, pesantemente rivisto durante l’ottocento con un intervento che nascose, in parte, i tratti tipicamente medievali.

Il pian terreno è caratterizzato da un’alta volta, mentre al piano rialzato si aprono tre porte su di un terrazzo. Il secondo piano è invece caratterizzato da due bifore con, al centro, un orologio.

All’interno del palazzo comunale c’è la sala consigliare che ospita alcune delle più importanti opere d’arte di Alba, con tele rinascimentali e novecentesche. È inoltre presente una tavola raffigurante una Vergine con il Bambino, risalente al 1501.

Casa Fenoglio ^

Praticamente affacciata sul duomo della città c’è casa Fenoglio. Questo palazzo fu la residenza dello scrittore e partigiano Giuseppe Fenoglio, vissuto ad Alba tra il 1922 e il 1963. Oggi l’edificio è stato trasformato nel centro studi Fenoglio, un museo in cui potrai vedere documenti, fotografie e le armi utilizzate dal partigiano che si faceva chiamare Johnny.

Casa Fenoglio è solo una delle tappe degli itinerari fenogliani che puoi percorrere nel centro di Alba.

Piazza Rossetti ^

Girando dietro al duomo di Alba, arriverai nella piazza Rossetti. Questa piazza forma praticamente un unico spazio collegandosi a piazza Duomo. Anche qui sono ospitati diversi edifici antichi, tra cui uno tinteggiato di rosso con un grande porticato al pian terreno. Un angolo della piazza è invece occupato dal palazzo del Collegio e Convitto, in chiaro stile razionalista e quindi appartenente al novecento.

Piazza Rossetti così come piazza Duomo è la scenografia in cui va in scena il palio degli asini, uno dei principali eventi autunnali della città insieme all’asta del tartufo, solitamente organizzato la prima domenica di ottobre.

La prima edizione del palio risale al 1932 e celebra l’antica rivalità tra Alba e Asti e i fatti accaduti nel 1275, quando gli astigiani negarono la possibilità di correre nel palio ai fantini proveniente da Alba. Venne quindi organizzato un palio con gli asini, per ironizzare lo sgarbo fatto dal nemico.

Teatro sociale di Alba ^

L’inaugurazione del teatro sociale di Alba risale al 1855, anno in cui terminarono i lavori di costruzione ad opera dell’architetto Giorgio Busca. Rappresenta un tipico teatro all’italiana, composto di quattro spazi principali:

Le volte interne sono decorate a trompe l’oeil riproducendo un disegno a lacunari. La sala ha tre ordini di palchi e un loggione, mentre il soffitto è affrescato con un girotondo di muse.

Interessante è anche l’area archeologica di epoca romana visibile nel foyer.

Chiesa di San Domenico ^

Prosegui fino alla chiesa di San Domenico, risalente alla fine del duecento e costruita per i monaci appartenenti all’attiguo convento dei frati Domenicani.

Diverse modifiche sono state apportate tra il seicento e il settecento, tra cui la costruzione di tombe e cappelle laterali. Gli spazi interni sono divisi in tre navate da quattro file di colonne, due centrali cilindriche e due semi colonne incassate nelle mura perimetrali.

Durante alcuni lavori sono riemersi affreschi risalenti al ciclo pittorico medievale realizzati tra il trecento e il quattrocento lungo le pareti interne della chiesa.

Torre Demagistris ^

Imbocca via Coppa e ti troverai davanti a un’altra delle torri cittadine. La torre Demagistris non è particolamente alta, raggiunge infatti i 17 metri ed è stata abbassata durante i secoli. Ha origini medievali e una pianta quadrata, con un piccolo portone dotato di una lunetta trapezoidale. Al di sopra ci sono tre finestre di dimensioni varie e una grande monofora ad arco subito al di sotto della sommità.

Il nome di torre Demagistris è legato al cavaliere Demagistris che ne fu proprietario agli inizi dell’ottocento.

Torre Bonino ^

La torre Bonino si innalza tra piazza Risorgimento e via Vittorio Emanuele ed è una delle torri più importanti della città e risale alla fine del XII secolo.

Questa torre appartiene ad un edificio che si affaccia direttamente sulla piazza, anche se come stile sembra essere una struttura a se. Venne costruita a scopo difensivo e solo successivamente fu inglobata dagli edifici residenziali sorti ai suoi piedi.

La torre Bonino ha una pianta quadrangolare, anche se i lati non sono parallelli tra loro e lo spessore dei muri varia dal metro al metro mezzo, probabilmente per seguire i confini delle diverse proprietà qui presenti al momento della costruzione.

Raggiunge un’altezza di 30 metri per dei lati che vanno dai circa 4 metri ai 4 metri e mezzo. Sulla sommità è presente una loggia con quattro grandi finestre ad arco a tutto sesto. Sul resto delle facciate si aprono delle feritoie e dei fori che vennero utilizzati per sostenere i pali utilizzati durante la sua costruzione.

Torre e casa Sineo ^

Davanti alla torre Bonino si innalza la torre Sineo, all’angolo tra via Cavour e via Vittorio Emanuele II. Questa torre è un tutt’uno con la casa Sineo, ma è anche preesistente rispetto al resto dell’edificio.

La torre Sineo risale al periodo tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII. Al pian terreno era dotata di alcuni portici che venivano occupati dalle botteghe, mentre col tempo è stata assorbita in diversi palazzi fino ad arrivare ai giorni nostri.

Una colonna ottocentesca in stile neoclassico rompe il ritmo delle arcate e si rese necessaria in seguito ad alcuni cedimenti della struttura. I portici risalgono comunque all’epoca medievale, quando il palazzo della casa Sineo venne costruito come casa con bottega al pian terreno e stanze ai piani superiori. Durante gli anni cambiò svariati proprietari e il nome è legato a Riccardo Sineo, proprietario agli inizi dell’ottocento.

La torre Sineo è alta 35 metri e la sua pianta quadrata ha lati di circa sei metri. Particolari sono le trifore poste sulla sommità della torre, arricchite con strombature a gradini di gusto romanico.

Torre Ravinale ^

Percorrendo via Cavour sulla sinistra potrai vedere la torre Ravinale, una torre medievale abbassata a circa 20 metri di altezza durante i secoli. La torre è stata abbassata più volte durante i secoli e, infine, è stata inglobata in una casa a tre piani costruita durante l’ottocento.

In quel contesto vennero apportate modifiche anche alla torre, ad esempio l’apertura della finestra in asse con quella della casa sottostante. Questa è anche l’unica finestra ad essere presente sulla torre, mentre le altre aperture sono soltanto delle feritoie e i fori dei pali utilizzati per la costruzione della torre.

Anche il tetto della torre è insolito ed è dovuto all’opera di abbassamento operata. Oggi all’interno della torre trovano posto due vani abitativi, collegati alla casa sottostante.

Torre Astesiano ^

Imboccando via Cavour potrai vedere la torre Astesiano, in realtà ben riconoscibile per la sua altezza di oltre 30 metri da diversi punti del centro storico.

La base della torre è rimasta visibile fino al piano strada, in quanto la sua posizione diretta sulla strada non avrebbe permesso la costruzione di portici. Solo in un secondo momento venne aggiunta la casa che la ingloba e di cui la base della torre forma l’androne d’ingresso. L’intera superficie della torre non presenta finestre, come da schema delle torri difensive, ad eccezione della sommità dove c’è un loggiato con grandi finestre ad arco a tutto sesto.

Al di sopra c’è una cornice di mattoni in risalto che crea delle aree con una decorazione in mattoni in rilievo. Questi formano dei rombi. Il tetto della torre Astesiano non è quello originale, ma anzi si è reso necessario in seguito alla demolizione delle merlature.

Torre Paruzza ^

All’ombra della torre Astesiano, di altezza molto inferiore, c’è la torre Paruzza, recentemente restaurata e oggi visitabile accedendo al palazzo della Banca d’Alba. Anche questa torre appartiene alla casa omonima ed entrambe sono state modificate rispetto all’aspetto medievale.

La facciata della casa Paruzza venne completamente rifatta durante l’ottocento, quando venne trasformata da dimora signorile in appartamenti da affittare.

La torre Paruzza raggiunge i 21 metri e si innalza dal tetto della casa e conserva le mura medievali, anche se durante i secoli ha subito un abbassamento e all’ultimo piano è stata inserita una coppia di aperture ad arco a tutto sesto.

Chiesa di San Giovanni Battista ^

La chiesa di San Giovanni Battista ha origine nell’alto Medioevo, con prime documentazioni risalenti al duecento. È quindi la seconda chiesa più antica di Alba. Nella metà del cinquecento fu data in uso ai frati agostiniani, che si stabilirono in un convento attiguo fino ad inizio ottocento.

A fine ottocento la struttura della chiesa venne rivista e addirittura sopraelevata. In questo contesto venne aggiunto il soffitto a cassettoni che ancora oggi caratterizza la chiesa.

Gli interni sono disposti su di una pianta basilicale e conservano numerose opere d’arte, tra cui la Madonna allattante il Bambino, risalente al 1377, un sedile in noce del 1429 e importanti dipinti che vanno dal quattrocento al seicento.

Palazzo Marro ^

Il palazzo Marro è anche conosciuto come Casa Marro ed è il tipico esempio di una dimora signorile fortificata. Durante la costruzione occupò lo spazio dei resti della mura del podio di un tempio di età romana.

L’edificio risale alla seconda metà del duecento, ma diverse modifiche vennero apportate durante i secoli, come l’apertura delle grandi finestre archiacute nel trecento e la creazione di finestre rettangolari tra il seicento e il settecento.

Resti archeologici di Alba ^

Al di sotto del palazzo Marro sono emerse alcune strutture murarie che appartengono a un grande tempio che era circondato su tre lati da un porticato e aperto verso est sull’antico foro cittadino. Il tempio era costruito su di un alto podio rivestito da lastre in pietra.

Davanti all’ingresso del Palazzo Marro trovi gli scavi che hanno riportato alle luce queste massicce mura in pietra.

Loggia dei Mercanti ^

Un altro dei punti più celebri di Alba è la sua loggia dei Mercanti, ovvero il piano terra di casa Giuliano, anche nota come casa Sacco. La loggia è formata da cinque grandi archi ogivali che si affacciano su via Cavour ed è utilizzata fin dai tempi antichi per ospitare le attività commerciali.
Si pensa che originariamente nella loggia dei Mercanti trovasse posto il mercato delle granaglie e dei cereali.

I piani superiori dei palazzi sono segnati da cornici marcapiano in stile rinascimentale che formano anche la base delle finestre.

Ancora oggi la loggia dei Mercanti è utilizzata durante le giornate di mercato cittadino per ospitare bancarelle.

Via Cavour ^

Concediti ora una passeggiata per via Cavour. Questa è una delle strade principali del centro storico di Alba. Si origina in corrispondenza di piazza Risorgimento e prosegue in direzione nord ovest fino ad uscire dal centro storico in corrispondenza di piazza Garibaldi.

Lungo il suo percorso troverai numerosi palazzi storici e torri medievali che sono arrivate ai giorni nostri. I palazzi presentano frequentemente porticati e botteghe al piano terreno.

Via Vittorio Emanuele ^

Da piazza Risorgimento nasce anche un’altra importante strada: via Vittorio Emanuele. Questa procede in direzione sud fino ad arrivare in piazza Michele Ferrero.

Via Vittorio Emanuele è la classica via dello shopping, dove si trovano i negozi più importanti della città e altrettanti numerosi palazzi antichi e chiese. Anche via Vittorio Emanuele ospita le bancarelle del mercato cittadino.

Convento della Maddalena ^

Una delle cose da vedere ad Alba lungo via Vittorio Emanuele è il convento della Maddalena, che per diverso tempo ha ospitato gli uffici comunali. Questo antico edificio è ben riconoscibile dall’esterno per via della texture che decora l’intera facciata: delle alte righe orizzontali al piano più basso e degli stemmi all’interno di un rombo per tutto il resto della facciata.

Attraverso il grande portale ad arco potrai entrare nel cortile della Maddalena, da cui puoi accedere alla biblioteca civica, al museo civico e all’istituto musicale. Non solo, durante la fiera del tartufo questa è la sede del grande tendone che ospita la festa.

Chiesa di Santa Maria Maddalena ^

Al fianco del convento sorge la chiesa di Santa Maria Maddalena, già esistente come luogo di culto dell’ordine degli Umiliati, quando nel 1420 vi si stabilì la trentenne Margherita di Savoia che ottenne il monastero domenicano ereditando i beni degli Umiliati e pose la prima pietra nel 1446 per ricostruire la chiesa. L’edificio precedente risaliva al duecento.

Un ulteriore rifacimento risale alla prima metà del settecento in stile barocco, periodo a cui risale anche l’apparato decorativo della cupola con rappresentata la Gloria della Beata Margherita di Savoia e dell’intero Ordine domenicano. Allo stesso periodo risalgono anche le decorazioni pittoriche del coro. Ampio e a pianta rettangolare, il coro ha una volta affrescata nel settecento con prospettive barocche. È dotato di 48 scranni in legno di noce, intarsiati e scolpiti.

Nella chiesa di Santa Maria Maddalena è stato a lungo custodito anche il corpo della beata Margherita di Savoia.

Oggi la chiesa di Santa Maria Maddalena è celebre per il suo coro ligneo e per la volta interamente affrescata. Al suo interno però non è più celebrata messa, ma è diventato uno spazio impiegato per mostre temporanee d’arte.

Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ^

A poca distanza dalla chiesa di Santa Maria Maddalena c’è la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, costruita sui resti di mura romane. Anche questa chiesa veniva già menzionata nel duecento, ma venne ricostruita nel 1760 e l’adiacente campanile venne eretto nel 1786.

All’interno ci sono imporanti dipinti settecenteschi, tra cui una pala d’altare che raffigura la Sacra Famiglia.

Piazza Michele Ferrero ^

Giungerai così alla piazza Michele Ferrero. Questa piazza segna il confine meridionale del centro storico ed è titolata al celebre imprenditore della Nutella.

Tre lati della piazza sono occupati dai palazzi antichi, alcuni dei quali dotati di portici al pian terreno, mentre il quarto lato è chiuso da una strada abbastanza trafficata. Al centro della piazza c’è una grande e particolare fontana chiamata Alba, donata alla città dalla stessa famiglia Ferrero. Dall’acqua emerge la sagoma di una bambina che sembra reggersi a filo della fontana, alta ben 12 metri.

Casa Fontana ^

Procedi fino a casa Fontana, anche conosciuta come casa Do, che conserva le caratteristiche del tardo medievo. Nata come residenza nobiliare, ha delle particolari facciate con una fascia in cotto decorativa in cui sono rappresentati balli di giullari e matti.

Intorno a casa Fontana, su piazza Risorgimento e all’inizio di via Cavour, si innalzano le principali torri di Alba.

Chiesa di San Giuseppe ^

Concludi la visita di Alba con la chiesa di San Giuseppe. Consacrata nel 1656 come sede della Compagnia dei Pellegrini.

La chiesa di San Giuseppe ha un’aula rettangolare con un’unica navata chiusa da una volta a botte. Sono poi presenti due cappelle latarali e un grande coro di forma rettangolare. I dipinti della volta risalgono al settecento, ovvero lo stesso secolo in cui l’intero apparato decorativo fu completato.

Al termine della navata centrale c’è il coro rialzato, con stalli in legno e un arco trionfale al centro in legno dorato dotato di una pala che rappresenta la Santissima Trinità.

Sul lato destro ci sono le cappelle dei Santi Pietro e Paolo con affreschi seicenteschi. È inoltre presente la cappella del Santissimo Crocifisso con un Crocifisso ligneo di inizio settecento.

Nella chiesa di San Giuseppe è presente, nei sotterranei, un percorso archeologico in cui è possibile vedere i resti di un teatro romano.

Mappa dell’itinerario di Alba in un giorno ^

Ecco la mappa dell’itinerario per scoprire Alba in un giorno.

Dove dormire ad Alba ^

Alba è la città più grande di tutto il territorio delle Langhe, tanto da essere considerata la capitale di questa regione nella regione. Per questo motivo è anche la città in cui più facilmente riuscirai a trovare una camera per il tuo soggiorno.

A questo link trovi le strutture disponibili ad Alba.

Il mio consiglio è di scegliere un alloggio in centro città solo se hai intenzioni di fermarti più giorni a visitarla. Diversamente ti consiglio di preferire la periferia o, ancora meglio, le colline circostanti per poter godere dei panorami suggestivi sui vigneti e del contatto con la natura.

Un’altra valida alternativa se stai visitanto le Langhe è quella di soggiornare nei dintorni di La Morra. Questa zona è ottima per spostarti velocemente tra i vari borghi delle Langhe, ma allo stesso tempo per godere dei bellissimi panorami naturali circostanti.

Clicca qui per vedere le sistemazioni disponibili a La Morra.

Cosa mangiare ad Alba ^

Se ti trovi a visitare Alba devi sapere che sono diverse le specialità culinarie tipiche di questo luogo. Tra le principali ci sono:

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