Cosa vedere a San Leo

Borgo di San Leo con la nebbia

San Leo è una cittadina davvero scenografica. Arrivandoci potrai notarla sulla sommità di uno sperone roccioso che domina la vallata sottostante. Proprio la sua posizione rialzata l’ha resa un luogo strategico durante il medioevo e il rinascimento.

Oggi San Leo è un piccolo borgo con una vista decisamente privilegiata e suggestiva sui dintorni. Visitarlo significa immergersi in un’atmosfera che pare essere ferma nel tempo e conservare tracce che si fondano in tempi antichi. San Leo è anche annoverato tra i borghi più belli d’Italia.

Borgo di San Leo con la nebbia

Ecco tutte le informazioni su come organizzare la tua visita di San Leo.

Dove si trova San Leo ^

Piazza di San Leo - Borgo in provincia di Rimini

San Leo è in Romagna e, più precisamente, in provincia di Rimini. Sorge a 589 metri di altitudine sul livello del mare e da lì domina la Val Marecchia, affacciandosi anche sulla vicina San Marino, arroccata sul monte Titano.

San Leo è anche considerata la capitale storica e geografica del territorio del Montefeltro, una zona che si estende tra la parte più settentrionale delle Marche, la zona occidentale della provincia di Rimini, la Repubblica di San Marino e la parte più orientale della provincia di Arezzo, quindi della Toscana.

Itinerario di San Leo ^

Chiese antiche e itinerario del borgo di San Leo

Passeggiando per San Leo potrai scoprire la sua antica storia. Celebre per il suo forte panoramico, il borgo ha in realtà anche altro da offrire ai visitatori. Legato al culto pagano e poi a quello cristiano, ospitò il dalmata Leone, che qui si ritirò a vita eremitica, esattamente come fece Marino sul vicino monte Titano.

Proprio Leone contribuì a portare il cristianesimo nel Montefeltro intorno al IV secolo e, a lui, dall’anno 1000 fu dedicato il nome di questa cittadina. L’epoca medievale fu quella più prospera per San Leo, quando i Montefeltro gettarono qui le basi della loro dinastia. Per San Leo passarono anche personaggi storici, come San Francesco nel 1213 e Dante nel 1306.

La città di San Leo venne dominata da numerose famiglie: dai Malatesta ai Montefeltro, dai Medici ai Della Rovere, fino ad arrivare nelle mani dello stato pontificio nel 1631. Percorrendo questo itinerario troverai tanti simboli di questa avvincente storia.

Qui a seguire scoprirai tutte le cose da vedere a San Leo.

Piazza Dante Alighieri ^

Piazza Dante Alighieri è la piazza principale di San Leo. Questa piazza ha una forma allungata e ospita diversi edifici storici e monumenti. La visita di San Leo non può quindi che cominciare da qui!

Questa piazza dall’aspetto suggestivo è dedicata al Sommo Poeta, perché questi passò dalla città di San Leo frequentando Ugoccione della Faggiola. Dante cita inoltre la città nel quarto canto del Purgatorio, volendo fare un riferimento a una salita impervia e faticosa da percorrere, proprio come quella che conduce fino a San Leo.

Vasca Neolitica ^

Praticamente al centro di piazza Dante Alighieri, nel punto più largo della piazza, potrai notare la vasca neolitica. Nonostante la sua costruzione sia relativamente recente, risale infatti alla fine dell’ottocento, le sue sembianze si rifanno a uno stile neoclassico.

La struttura ha una vasca ottagonale dalla quale si erge il tozzo corpo centrale, da cui emergono quattro fontane. Sulla sommità un’altra piccola vasca completa la struttura.

La posizione occupata dalla vasca è quella in cui, in epoca medievale, si trovava l’olmo di San Francesco.

Palazzo della Rovere – Municipio di San Leo ^

Palazzo della Rovere - Municipio di San Leo

Sulla piazza Dante Alighieri non potrai fare a meno di notare il palazzo della Rovere, sede del municipio di San Leo. Il nome è legato a Francesco Maria II della Rovere, che agli inizi del seicento ne ordinò la costruzione. L’edificio serviva proprio ad ospitare l’importante famiglia, che succedette ai Montefeltro nel controllo del territorio.

Il palazzo della Rovere è caratterizzato da un’elegante facciata del tardo cinquecento, decorata con modanature in pietra arenaria. Il pian terreno presenta un grande portale incorniciato in pietra, mentre i due piani sopra hanno entrambi una fila di finestre con frontoni spezzati di gusto manieristico toscano.

All’interno del palazzo puoi trovare la Sala Maggiore, con un soffitto a vela impostato su archetti innalzati su peducci in stucco, decorati con la quercia roveresca. Qui puoi vedere anche il grande camino in pietra, anch’esso decorato con lo stesso stemma.

Pieve di Santa Maria Assunta ^

Continua l’itinerario di visita di San Leo con la pieve di Santa Maria Assunta. Questo è il più antico monumento religioso di tutto il Montefeltro e venne eretto nel luogo in cui si trovava la celletta in cui San Leone era solito ritirarsi in preghiera durante il IV secolo.

La pieve di Santa Maria Assunta ha una pianta basilicale con tre navate e una suggestiva cripta posta al di sotto del presbiterio rialzato sul resto della chiesa. Al fianco della cripta c’è il Saccello di San Leone, a cui è possibile accedere attraverso una porta esterna e che conserva i resti di un abside scavato direttamente nella roccia. Nel saccello trova posto un sarcofago decorato dalla rappresentazione di due pavoni che si abbeverano da una coppa.

Sul presbiterio c’è un ciborio dell’882 con un’iscrizione dedicata alla Vergine da parte del Duca Orso.

L’aspetto attuale della pieve di Santa Maria Assunta è legato a una ricostruzione dell’XI secolo, ma nel vicino museo di Arte Sacra sono conservati alcuni frammenti di lapidi del pluteo di recinzione del presbiterio della struttura del IX secolo.

La pieve di Santa Maria Assunta è di particolare impatto anche vista esternamente, per via della sua struttura completamente in pietra, in arenaria e calcare.

Palazzo Mediceo ^

Tra gli importanti palazzi storici in piazza Dante Alighieri, c’è anche il palazzo Mediceo. Costruito tra il 1517 e il 1523, svolgeva la funzione di sede per il governatore di San Leo e del Montefeltro, inviato qui dalla repubblica fiorentina.

D’impianto rinascimentale, è organizzato intorno alle stanza del pian terreno. Sul portale ad arco a tutto sesto, decorato in pietra, sorge lo stemma della città di Firenze, con il Giglio. Lo stesso stemma reca la data del 1521. A questo è affiancato lo stemma di papa Giulio II Della Rovere, la cui famiglia ampliò il palazzo tra il cinqucento e il seicento, aggiungendo la sala del teatro.

Durante il 1948 l’edificio venne ulteriormente ampliato con l’aggiunta di un piano, riportando all’armonia visiva che aveva prima del rimaneggiamento dei Della Rovere.

Attualmente all’interno del palazzo Mediceo puoi trovare il museo d’arte sacra al primo piano, mentre al piano terra c’è l’ufficio turistico, sale espositive e un teatro polivalente.

Palazzo Nardini ^

Palazzo Nardini su piazza Dante Alighieri

Palazzo Nardini è un altro degli antichi palazzi ad affacciarsi su piazza Dante Alighieri e, probabilmente, è proprio il più antico. Una prima costruzione risale infatti al duecento, mentre nei secoli successivi è stato ampliato e trasformato in quello che puoi vedere ora, con uno stile tipicamente rinascimentale.

Si tratta di un edificio molto importante anche dal punto di vista religioso, perché si narra che in una sala al secondo piano, nel maggio del 1213, ci fu l’incontro tra San Francesco e il conte Orlando Cattani da Chiusi. Le parole del Santo incantarono il conte che, in quel contesto, decise di regalargli il monte della Verna (visita il Santuario di La Verna), dove il Santo ricevette le stigmati. Questo fatto è celebrato da una targa apposta sulla facciata di palazzo Nardini.

Duomo di San Leone ^

Particolarmente d’impatto è il duomo di San Leone, edificio risalente al 1173 in stile romanico-lombardo. Questa chiesa prese il posto di una più antica, il duomo altomedievale costruito nel VII secolo quando la città divenne la sede della nuova Diocesi.

Gli interni sono riccamente decorati con statue e simboli del Cristianesimo primitivo, disposte su di una pianta a croce latina con tre navate e transetto. Anche il duomo di San Leone presenta una cripta al di sotto dell’ampio presbiterio rialzato. Anticamente la struttura era direttamente collegata al vicino palazzo vescovile che a sua volta era collegato alla torre campanaria, dando vita a una sorta di Cittadella Vescovile. Qui era ospitato il sarcofago con le spoglie di San Leone, meta di pelligrinaggi.

Particolare è sapere che il duomo di San Leone si distingue per la sua ottima acustica, tanto che è stato più volte location per concerti, tra cui uno di Ennio Morricone.

Le mura del duomo di San Leone sono interamente in pietra arenaria, con le mura perimetrali scandite da lesene semicircolari con al culmine un’archeggiatura pensile che corre lungo tutto il cornicione. L’ingresso è aperto su di un fianco della struttura ed è sormontato dalle statue di San Leone e San Valentino, provenienti dalla prima costruzione.

Particolare è sapere che il terzo episodio dell’anime Lupin III – L’avventura italiana è proprio ambientato nella città di San Leo e nel suo duomo.

Torre Campanaria ^

Al fianco del duomo di San Leone, ma distaccato da questo, c’è la torre campanaria. Questa sorge sulla cima del monte della Guardia, una delle due sommità su cui poggia l’intero borgo.

La torre è costruita direttamente sulla roccia nuda, come buona parte dei monumenti della città, ed è un’antica testimonianza della cittadella vescovile, antica residenza del vescovo di Montefeltro, andata distrutta a metà del trecento a causa dei Malatesta.

La torre campanaria, alta 28 metri, è a base quadrangolare ed ogni lato misura circa 8,3 metri, inglobando al suo interno una struttura circolare più antica. Sulla sommità è presente un orologio del 1793, oltre che la cella campanaria caratterizzata da doppie monofore su ogni lato. All’interno è presente una scala in legno che permette di raggiungere la cella campanaria.

Rupe e incisioni rupestri ^

Rupe con incisioni rupestri

Alla base della torre campanaria c’è una grande rupe che presenta numerose incisioni rupestri. Queste incisioni hanno la forma di coppelle, coppelle con canaletti e vaschette di differenti forme e dimensioni.

Si pensa che le incisioni rupestri di San Leo abbiano a che fare con ragioni rituali e religiose, con ogni probabilità a causa della forte sacralità dell’area in cui si trovano. Ad esempio le coppelle, degli incavi sferici scavati nella roccia, pare siano riconducibili ad atti devozionali, ex voto e preghiere.

Monumenti ai Caduti ^

Monumento ai Caduti di San Leo

In un piccolo parco ai limiti del centro storico, da cui puoi affacciarti per godere del panorama sulla vallata sottostante nelle giornate terse, trovi il monumento ai Caduti.

Costruito in marmo chiaro, è composto da una gradinata a piedistallo sulla quale si innalzava una colonna anticamente appartenente all’antico duomo della città. Sopra a questa era stata posta una scultura di Arnaldo Pomodoro che girava con il vento. Il peso della struttura ha però spezzato la colonna romana, che è stata poi sostituita da un’altra colonna sulla cui sommità è stata riportata una lanterna in bronzo, ovvero l’elemento originario prima dell’installazione dell’opera di Pomodoro.

Chiesa della Madonna di Loreto ^

Prendendo la strada che conduce verso la porta di Sopra, arriverai davanti alla chiesa della Madonna di Loreto, in via Montefeltro. Questa chiesetta risale al 1640, quando la comunità ne richiese la costruzione come ringraziamento per essere sopravvisuti a una grande frana che distrusse una porta di accesso al centro e l’antico abitato.

Nella costruzione iniziale la chiesa della Madonna di Loreto era dotata di un’aula rettangolare chiusa da capriate in legno. Durante l’ottocento vennero poi operate alcune modifiche, come la costruzione della volta e la divisione tra la navata e l’abside per mezzo di un arco trionfale.

Le pareti sono decorate con modanature in stucco e il grande altare del 1732 ospita una nicchia con la Madonna e il Bambino, una statua settecentesca vestita con un pezzo di tessuto ricavato dal vestito del matrimonio di una contessa Nardini. Questa statua viene portata in processione ogni 9 dicembre.

Porta di Sopra ^

Porta di Sopra di San Leo

A pochi passi di distanza troverai la porta di Sopra, il principale punto di accesso alla città. Questa è l’unica delle due porte di origine medievale arrivata ai giorni nostri ed è costruita in pietra e ricavata direttamente nelle mura che cingevano la città.

Il grande ingresso è ad arco a tutto sesto, a sua volta sormontato da un frontone sempre in pietra su cui trova posto lo stemma della città di San Leo.

Anche attraversando la porta di Sopra potrai godere di un bellissimo panorama sulla vallata.

Sentiero per il forte ^

Sentiero per il forte in mezzo al bosco

È ora giunto il momento di raggiungere la principale attrazione di San Leo, ovvero la rocca che domina l’intero centro storico. Potrai arrivarci direttamente a piedi da queste vie, imboccando il sentiero per il forte, una strada acciottolata che si inserisce nella boscaglia che circonda il centro e che in pochi minuti di passeggiata ti condurrà direttamente all’ingresso della rocca.

Il sentiero per il forte è a tratti un po’ ripido, ma comunque affrontabile da tutti. In appena una decina di minuti ti porterà dal cuore del centro storico fino alla rocca di San Leo.

Rocca di San Leo ^

Arriverai così alla rocca di San Leo, che dall’alto domina non solo la vallata, ma anche il centro storico. Le sue origini si perdono nel VI secolo, ai tempi delle guerre tra Goti e Bizantini. La sua posizione strategica che sorveglia l’intera vallata ha fatto si che fosse continuamente contesa, fino a quando nel 1441 venne conquistata da Federico da Montefeltro.

Già avvicinandoti alla rocca potrai notare l’imponente apparato difensivo, che la trasforma in tutt’uno con la roccia su cui è costruita, quasi come se il confine tra natura e costruzione artificiale non sia distintamente segnato.

Durante il periodo di governo pontificio, la rocca di San Leo servì allo scopo di carcere e proprio qui terminò i suoi giorni il Conte di Cagliostro (Giuseppe Balsamo) nel 1795, celebre alchimista e massone. Arrivò a San Leo per scontare la pena di carcere a vita, pena commutata da condanna a morte precedentemente decisa per lui in quanto macchiatosi del reato di eresia, ma poi graziato da papa Pio VI, quando Cagliostro rinunciò ai principi della propria dottrina.

La rocca di San Leo continuò ad essere un carcere fino al 1906 e successivamente, fino al 1914, ospitò la compagnia di disciplina.

Oggi puoi visitare gli interni del forte e apprendere di più sulla vita di Cagliostro e sulle prigioni della struttura, ma anche visitare una mostra su armi e armature e sulla vita militare in epoca medievale.

Fortezza di San Leo – Orari e prezzi ^

Interni della rocca di San Leo

Gli orari di apertura della fortezza di San Leo variano durante l’anno:

  • gennaio e febbraio è aperta il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 17:45, con ultimo ingresso alle 17:00.
  • il resto dell’anno è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 18:45 con ultimo ingresso alle 18:00 e il sabato, la domenica e i festivi dalle 10:30 alle 19:45 con ultimo ingresso alle 19:00.

Prima di giungere a San Leo ti consiglio però di verificare gli orari di apertura aggiornati contattando l’ufficio turistico al numero 0541 929667 o su whatsapp al numero 339 5497576.

I prezzi di ingresso sono di 10€ per il biglietto intero (dai 26 ai 64 anni), 9€ per gli over 65, 2€ dai 18 ai 25 anni e gratuito per i minorenni.

Pozzo di Cagliostro ^

Pozzo di Cagliostro

Scendendo dalla fortezza di San Leo e tornando verso le piazza centrali della città, ti imbatterai nel pozzo di Cagliostro. Questo piccolo pozzo dalla base squadrata e posizionato sul lato di una scalinata, porta il nome di Cagliostro perché qui fu adagiato il suo corpo, esamine, lungo il tragitto che lo portava dalla fortezza al luogo di sepoltura, sul lato occidentale del grande masso su cui è costruita la città di San Leo.

Mappa dell’itinerario di San Leo ^

Ecco la mappa che puoi seguire per percorrere l’itinerario di San Leo.

Dove dormire per visitare San Leo ^

Se vuoi visitare San Leo, la sistemazione più comoda è senza dubbio la cittadina di San Leo. Questa dispone però di pochissime strutture, viste le dimensioni così piccole del borgo. Potrai quindi scegliere anche qualche struttura nelle vicinanze.

Tra queste c’è anche Pennabilli, altro borgo dell’entroterra romagnolo da visitare, ma con qualche sistemazione in più, anche grazie al celebre festival di artisti di strada che ogni anno richiama centinaia di persone.

Clicca qui per vedere le sistemazioni disponibili a San Leo, mentre a questo link puoi vedere le strutture disponibili a Pennabilli.

Se invece vuoi optare per una destinazione più ricca di servizi per i turisti, puoi scegliere Rimini. È distante quaranta minuti d’auto da San Leo, ma dispone di numerosissimi hotel, ristoranti e attrazioni per i turisti.

A questo link trovi hotel e bed and breakfast a Rimini.

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Cosa vedere a San LeoScopri tutte le cose da vedere a San Leo in un itinerario di poche ore. Celebre per la rocca di Cagliostro, ha un bellissimo centro storicohttps://www.lorenzotaccioli.it/cosa-vedere-a-san-leo/
Lorenzo Taccioli