Site icon Lorenzo Taccioli

Chioggia – Cosa vedere in un giorno

Chioggia, città a poca distante da Venezia, ha un centro storico suggestivo e particolare. Costruito su isolette e tagliato a fette da tre canali, regala continui scorci sulla laguna e numerosi monumenti. Passeggiando per le sue calli ti troverai ad imboccare i numerosi ponti che ti conducono ad affacci sulla laguna veneta.

Per completare la visita di Chioggia potrai visitare anche la frazione di Sottomarina, dove troverai ad accoglierti un’ampia spiaggia e il forte che fin da tempi antichi proteggeva l’ingresso alla città.

Ecco tutte le attrazioni da vedere a Chioggia durante la visita di un giorno.

Dove si trova Chioggia ^

Chioggia si trova in Veneto e, più in particolare, sull’estremità meridionale della laguna veneta, su di un insieme di piccole isole divise tra loro per mezzo di canali e collegate attraverso numerosi ponti.

Distante 24 chilometri in direzione sud da Venezia, il territorio comunale è lambito dal fiume Adige, che divide Chioggia dalla provincia di Rovigo a sud e da quella di Padova a ovest.

Visitare Chioggia – Itinerario a piedi ^

L’itinerario a piedi alla scoperta di Chioggia ti porterà tra le calli di questa cittadina, costruita tra i canali. Sembra incredibile come una città dalle dimensioni tutto sommato raccolte, abbia in realtà così tante attrazioni da vedere.

Non ti spaventare però, anche se alla fine della giornata avrai macinato qualche chilometro, le destinazioni qui elencate sono tutte vicine tra loro.

Ecco tutte le attrazioni da vedere a Chioggia durante l’itinerario a piedi.

Canale Lombardo ^

Il canale Lombardo è uno dei due canali esterni del centro storico di Chioggia. Questo antico canale è anche il principale, vero crocevia di mezzi in epoca antica, quando il trasporto avveniva principalmente via mare. Tra i tre che tagliano il centro storico, questo è quello più occidentale.

Oggi percorrendolo potrai vedere la zona portuale, la darsena, ma anche i resti delle vecchie saline. Lungo il canale Lombardo trovava posto anche il magazzino del sale.

Il canale Lombardo è attraversato da un ponte – passerella ciclopedonale con una particolare caratteristica: è apribile per permettere il passaggio anche di imbarcazioni di dimensioni maggiori.

Museo civico della Laguna Sud ^

L’antico convento di San Francesco fuori le Mura è oggi la sede del museo civico della Laguna Sud. Fondato nel 1314 dai frati francescani, occupava allora un’area periferica della città. Durante la guerra tra Venezia e Genova, tra il 1379 e il 1381, i frati si spostarono nella chiesa di San Francesco Vecchio per poi restaurare questo edificio durante il cinquecento.

A fine settecento la struttura passò nelle mani del demanio e nel 1806 venne sconsacrata e in parte demolita. L’ex chiesa conserva ancora oggi l’aula originaria con un impianto a granaio risalente allo stile romanico-gotico e con una facciata a capanna che conserva i resti di un rosone.

Dal 1996 è stato insidiato all’interno del convento di San Francesco fuori le Mura il museo civico della Laguna Sud e l’archivio storico della città. Il museo racconta l’evoluzione storica e ambientale di quest’area e si estende su tre piani, con un percorso archeologico, cantieristico e marinaro e con una pinacoteca.

Giardino di San Michele Arcangelo ^

La prossima tappa è uno spazio verde: il giardino di San Michele Arcangelo, posizionato in pieno centro storico. Originariamente il giardino faceva parte dell’antico convento di San Francesco dentro le mura, che ospitava i frati minori prima e le monache cistercensi poi. Il giardino di San Michele Arcangelo rappresentava il chiostro del convento ed era originariamente pavimentato in cotto. Al centro era presente un pozzo circolare in pietra.

Ancora oggi, fuori dal giardino, è visibile la cisterna del convento, dalla forma rettangolare con copertura a volta e posizionata alle spalle del chiostro.

Questo lembo di verde è protetto da mura e dagli antichi edifici ed è piantumato con qualche albero e bassa vegetazione.

Laguna del Lusenzo ^

Affacciati ora sulla laguna del Lusenzo, uno specchio d’acqua racchiuso tra il centro storico di Chioggia, il quartiere di Sottomarina e il borgo San Giovanni. Se hai tempo a disposizione puoi percorrere anche la ciclopedonale che fa il giro completo della laguna in circa 7 chilometri.

Il nome di laguna del Lusenzo deriva dal nome romano Luxentium.

Qui il panorama è molto bello: le case e i palazzi antichi si alternano con quelli più moderni e numerosi pali di legno conficcati nel terreno sabbioso servono come porto sicuro per le piccole imbarcazioni. Una buona idea è quella di raggiungere la laguna del Lusenzo anche all’ora del tramonto.

Ponte Cuccagna ^

Nella laguna del Lusenzo confluiscono il canale San Domenico e il cana Vena. Proprio all’inizio di quest’ultimo potrai vedere il ponte Cuccagna, il ponte più a sud di tutto il canale. Nonostante sia di origine quattrocentesca, rappresenta uno dei ponti più giovani presenti in città e deve il suo nome alla gara del palo della cuccagna che si teneva in questa zona del centro storico. Molto probabilmente il palo veniva legato al parapetto del ponte stesso.

Il ponte Cuccagna è costruito in mattone a vista ed è dotato di un’unica ampia arcata. Su di una facciata sono presenti due medaglioni circolari in marmo, ai lati, e un’edicola in legno centrale.

Porta Garibaldi ^

Sarai pronto per varcare ufficialmente il centro storico di Chioggia e potrai farlo, da sud, attraverso porta Garibaldi. Le sue origini sono riconducibili agli inizi del XIV secolo, anche se durante i secoli sono state apportate numerose modifiche e restauri.

Prima del nome di porta Garibaldi portava il nome di porta Santa Maria, in omaggio al capitello della Madonna presente all’interno, arricchito da una lapide che ricorda il passaggio di papa Pio VI nel 1782. Assunse il nome di porta Garibaldi come omaggio al passaggio di Garibaldi in città nel 1867.

Eretta come bastione di difesa lungo una cinta muraria, era all’epoca l’unico ingresso al centro storico, durante un periodo in cui c’erano numerose guerre. Guardandola da fuori potrai notare il bassorilievo con il Leone della Serenissima, che riporta l’anno 1520, anno in cui la torre venne ricostruita.

Il Sagrato Piccolo del duomo – Refugium Peccatorum ^

Arriverai così al sagrato piccolo del duomo, una delle zone più particolari di tutta Chioggia. Questo spazio si sviluppa sul lato occidentale del duomo. Questo è anche noto come Refugium Peccatorum, perché questo scorcio venne immortalato da Luigi Nono nell’omonimo dipinto, conservato alla galleria d’arte moderna di Roma.

Il Sagrato Piccolo è delimitato da una balaustra in pietra d’Istria che conserva diverse statue di virtù, quali la Fortezza e la Prudenza, fino ad arrivare a quella più importante, al centro. Questa raffigura la Madonna con Bambino ed è posizionata all’interno di un baldacchino di rame dorato. La statua era originariamente posizionata lungo la scalinata dell’antico palazzo comunale, demolito nel 1817, sotto al quale erano presenti le prigioni. Passando da qui i condannati a morte recitavano la loro ultima preghiera e da questo deriva il nome di Refugium Peccatorum.

Museo diocesano ^

Sul Sagrato Piccolo si affaccia il palazzo vescovile, già presente agli inizi del duecento e modificato durante il quattrocento e il settecento. A questo si collega direttamente la struttura di fine novecento del museo diocesano d’arte sacra.

Il palazzo del museo ha una caratteristica forma a chiostro e al suo interno conserva un percorso museale con la storia della diocesi, l’iconografia, l’argenteria e la pietà popolare.

Cattedrale di Santa Maria Assunta ^

Il museo diocesano è praticamente davanti al duomo cittadino, ovvero la cattedrale di Santa Maria Assunta. Costruita a partire dal 1624, sostituì la precedente cattedrale romanica, costruita sul finire dell’XI secolo e andata distrutta a causa di un incendio la notte tra Natale e Santo Stefano del 1623.

Nella ricostruzione del duomo venne invertito l’orientamento della chiesa, così da portare l’ingresso sul corso principale della città. Esternamente la cattedrale di Santa Maria Assunta è costruita in mattone a vista con una facciata a salienti che ospita due nicchie con i patroni della città: Felice e Fortunato. Al di sopra dell’architrave c’è un bassorilievo con il leone marciano, risalente al XV secolo.

Gli spazi interni della cattedrale di Santa Maria Assunta sono distribuiti su di una pianta a croce latina, con tre navate chiuse da volte a botte e separate da pilastri massicci. Le navate sono inoltre arricchite da sei altari laterali. Al termine vi è il presbiterio di forma semicircolare e intorno all’altare maggiore trova posto il coro ligneo cinquecentesco.

All’inizio della navata sinistra c’è invece il battistero settecentesco, decorato da un bassorilievo con il battesimo di Gesù.

Campanile del Duomo ^

Nei pressi del duomo, ma distaccato da questo, c’è il suo campanile. La costruzione originaria risaliva all’XI secolo, ma crollò il 4 novembre del 1347 trovolgendo alcune case e uccidendo una persona. Il 14 novembre, dopo aver sgomberato l’area, iniziarono i lavori di ricostruzione riutilizzando le stesse fondamenta. Nel giro di tre anni il campanile era nuovamente ultimato nelle forme che puoi vedere ancora oggi.

Il campanile del duomo raggiunge i 56 metri di altezza ed è in tutto e per tutto una torre in stile romanico su cui si aprono archi decorati in pietra d’Istria e un tamburo ottagonale che sovrasta una coppia di bifore su ciascun lato ed è chiuso da un bulbo in lastre di piombo.

Durante i secoli subì diversi rimaneggiamenti, ma nessuno di questi modificò in maniera sostanziale le sue forme. Nel 1686 fu dotato di orologio, perché quello già presente sulla facciata del palazzo comunale era considerato troppo distante.

Sulla sua superficie il campanile riporta diverse iscrizioni che ripercorrono la storia della struttura.

Tempio di San Martino ^

A poca distanza dalla cattedrale di Santa Maria Assunta trovi il tempio di San Martino, di impronta tardogotica. Le sue origini risalgono alla fine del trecento, quando si decise di concentrare la popolazione all’interno del perimetro di Chioggia Maggiore, senza ricostruire l’abitato di Chioggia Minore (oggi Sottomarina). In questo contesto era necessaria una chiesa di comunità che affiancasse il duomo.

La facciata del tempio di San Martino è caratterizzata da archetti a sesto acuto intrecciati che si innestano su lesene con capitello in pietra d’Istria. Sul triburio si vede una cornice in laterizio con archetti a tutto sesto.

Gli interni sono disposti su di un’unica navata con copertura a capriate e una cupola semisferica all’interno di un triburio ottagonale.

Chiesa di San Pieretto ^

Di dimensioni estremamente raccolte e con la facciata stretta tra altri palazzi, c’è la chiesa di San Pieretto, anche conosciuta come chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Costruita tra il 1431 e il 1432, presenta uno stile gotico con un’unica navata.

La facciata è dotata di un portale con un rilievo in marmo di Carrara risalente al 1431 e che rappresenta i due Santi titolari della chiesa. Internamente puoi vedere l’abside sormontato da una cupola inserita in un triburio poligonale.

Nel coro c’è un grande crocifisso tardo-rinascimentale e un altare ricavato da una vera da pozzo medievale.

Oratorio di San Francesco dalle Stimmate ^

A pochissima distanza c’è poi l’oratorio di San Francesco dalle Stimmate, anch’esso risalente al quattrocento, ma restaurato nella seconda metà del cinquecento. Questo è la sede della confraternita dei Rassa e presenta una facciata classica decorata da rilievi e statue.

Al fianco dell’oratorio di San Francesco dalle Stimmate c’è la chiesa di Nostra Signora, oggi non più consacrata e di cui è possibile vedere anche il piccolo campanile.

Palazzo Goldoni ^

Tra i palazzi storici di Chioggia ti imbatterai nel palazzo Goldoni, una residenza storica seicentesca. Deve il suo nome al fatto che durante il settecento ospitò per qualche anno lo scrittore Carlo Goldoni, ma in realtà già durante il secolo precedente fu casa di Rosalba Carriera, ritrattista nelle corti europee. Prima del soggiorno di Goldoni era invece noto come palazzo Poli.

Dal terrazzo al primo piano è possibile scorgere una finestra dell’oratorio di San Francesco dalle Stimmate e si pensa che da qui Carlo Goldoni vide l’educanda del convento di cui si innamorò, dando vita a una storia d’amore platonico.

Oggi il palazzo Goldoni dispone di tre camere dedicate all’accoglienza e di sale per eventi e matrimoni.

Ponte Scarpa ^

Dietro a palazzo Goldoni troverai un altro dei ponti che attraversa il canal Vena: il ponte Scarpa. L’attuale struttura in mattoni sostituì nel 1759 il precedente ponte in legno, noto come ponte delle Beccarìe. Il nome era legato al truce fatto che veniva utilizzato dai macellai (becchèri) per uccidere e lavorare le carni degli animali, che sempre qui venivano lasciati dissanguare.

Un altro dei nomi con cui era noto il ponte Scarpa è ponte delle Strighe (streghe), perché una delle due rampe di accesso al ponte conduce direttamente ai piedi della facciata di una casa che si pensava fosse abitata da streghe.

Oggi il ponte Scarpa è caratterizzato da una struttura in mattoni con corrimano e gradini in pietra d’Istria.

Canal Vena ^

Canal Vena è, tra i tre canali che tagliano il centro cittadino di Chioggia, quello più interno. Questo va da porta Garibaldi fino al ponte di Vigo ed è probabilmente anche il più pittoresco e potrai attraversarlo lungo la sua lunghezza attraverso nove ponti.

Lungo il canal Vena potrai vedere anche barche di piccola stazza qui attraccata o in ingresso e in uscita. Nelle sue fondamenta vanno in scena anche i mercatini giornalieri del pesce e della frutta e verdura. Canal Vena ha infatti rappresentato da sempre il cuore commerciale di Chioggia e, non a caso, oltre alle botteghe ospita anche importanti palazzi storici e nobiliari che si specchiano nelle sue acque.

Chiesa di San Giacomo ^

Un’altra delle antiche chiese da vedere durante l’itinerario di Chioggia è la chiesa di San Giacomo, risalente al periodo medievale.

Posizionata poco distante dal palazzo comunale, in luogo cruciale per la città, aveva una pianta basilicale con tre navate divise da basse colonne di mattoni. Di questa forma rimane però poco, perché a causa delle condizioni precarie, nel settecento venne ricostruita nelle forme attuali.

Oggi la chiesa di San Giacomo ha un’unica navata con cappelle laterali. Gli spazi sono illuminati da una serie di finestre semicircolari e da una serie di finestre rettangolari. Da inizio ottocento qui è inoltre ospitata la statua della Madonna della Navicella, anche conosciuta come Madonna di Marina e al centro di una leggenda cittadina.

La chiesa di San Giacomo era inoltre la sede di importanti confraternite cittadine, come quella degli artigiani e quella dei commercianti.

Monte di Pietà ^

Un altro dei punti da vedere durante la visita di Chioggia è il monte di Pietà, precedentemente sede della cancelleria cittadina. Originariamente la facciata principale dell’edificio non era quella attuale, ma dava direttamente sull’acqua verso il canal Vena.

L’aspetto attuale del palazzo è frutto di una sostanziale ristrutturazione avvenuta nel 1839, quando venne adeguato per rispondere alla nuova funzione di Monte di Pietà. In quel contesto gli venne conferito lo stile rinascimentale, riutilizzando il portale rinascimentale e il rilievo della Giustizia della precedente struttura, oltre che un’edicola gotica con il rilievo della Madonna.

Loggia dei Bandi ^

Riconoscibile dall’ampio frontone triangolare sorretto da un colonnato, c’è la loggia dei Bandi. Il nome è legato all’utilizzo che veniva fatto di questo luogo: da qui venivano letti i bandi ufficiali, le ordinanze del Comune e i pubblici incanti alla presenza dei cittadini e di tutte le massime autorità locali.

Costruita nel 1531 venne rivista agli inizi dell’ottocento ispirandosi ai pronai rinascimentali palladiani.

Oggi all’interno della loggia dei Bandi c’è la sede dei vigili urbani.

Vicino alla loggia dei Bandi è inoltre presente il pennone dello stendardo, posizionato qui fin dal 1431 nel punto centrale della città. La statua che ancora oggi lo decora è risalente al 1713 ed è composta da tre telamoni che si poggiano su di una base di quattro gradini.

Chiesa della Santissima Trinità ^

Interamente costruita in mattoni è la chiesa della Santissima Trinità, al fianco dell’oratorio dei Rossi, entrambi risalenti al 1528. L’aspetto attuale della chiesa è però frutto di una ricostruzione di inizio settecento e si presenta con una forma articolata con una pianta a croce e coperta da una bassa cupola, affiancata dall’oratorio dalla forma allungata e direttamente affacciata sul canal Vena.

Internamente i due edifici sono direttamente collegati, in quanto la parete di fondo della chiesa è stata sostituita da quattro grandi colonne.

L’intero complesso è oggi utilizzato come pinacoteca e conserva circa sessanta tele, oltre a statue in legno e reperti in marmo.

Chiesa dei Filippini ^

Il mattone della chiesa della Santissima Trinità contrasta con il colore chiaro della facciata della chiesa dei Filippini, costruita tra il 1751 e il 1753. A distanza di pochissimi anni la struttura venne però rivista per essere ampliata e condurre all’attuale forma con un’ampia navata scandita da pilastri corinzi, sormontati da una finestra oltre la quale si aprono grandi finestre che illuminano il soffitto a vela.

All’interno puoi vedere numerose opere d’arte settecentesche, come dipinti, bassorilievi e la pala d’altare.

Il soffitto venne decorato nel 1865 in appena quattordici giorni con una rappresentazione della Vergine venerata da San Flippo Neri mentre i padri Modonese e Gastaldelli presentano al conte Manin il disegno della Chiesa.

Mercato del pesce ^

Tornando lungo il canal Vena troverai il mercato del pesce, ben riconoscibile anche grazie al suo particolare arco di accesso con bassorilievi. Questo è noto come portale a Prisca ed è stato interamente scolpito da Amleto Sartori.

All’interno del mercato del pesce trovano posto una trentina di postazioni, coperte da tendoni rossi. Qui i cosiddetti mògnoli vendono il frutto del pescato giornaliero.

Palazzo municipale di Chioggia ^

Tornando sul corso del Popolo raggiungi il palazzo municipale di Chioggia. Questa struttura imponente risale alla prima metà dell’ottocento e prese il posto del palazzo pretorio. Il nuovo palazzo municipale sostituì anche quello precedente, costruito nel 1228 e distrutto da un incendio nel 1817. Di questo rimane solo la balaustra della scala esterna, che oggi decora il giardino sul fianco meridionale del duomo cittadino e l’orologio della torre civica che oggi occupa un posto sul campanile della chiesa di Sant’Andrea.

Il palazzo municipale di Chioggi è in stile neoclassico e l’intero pian terreno è caratterizzato da un lungo porticato. La parte centrale della facciata vede innalzarsi un timpano triangolare su cui è posto lo stemma della città, accompagnato da due delfini con un tridente e una vanga, simboli delle attività economiche che sorreggono la città: la pesca e l’agricoltura. Ai lati della struttura sono presenti due torrette con orologi e campane.

Sono inoltre presenti tre cortili interni, decorati con vere da pozzo. Accendendo al palazzo municipale potrai notare lo scalone principale con il busto della Vergine Maria, mentre altre opere sono conservate nella sala del Consiglio.

Ancora oggi il palazzo municipale di Chioggia svolge anche la funzione di carcere cittadino.

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo ^

La prossima tappa tra le cose da vedere a Chioggia è la chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Questa chiesa fonda le sue origini in epoca medievale, quando venne costruita come piccola basilica con tre navate caratterizzata da un bel pavimento a mosaico.

L’aspetto attuale è però successivo al crollo del portico e risale al periodo a cavallo della metà del settecento. A quell’epoca risale la ricostruzione su di una pianta a croce latina, con un transetto in corrispondenza di cui si origina la cupola poligonale e con una facciata riccamente decorata in pietra d’Istria.

Visitando gli interni della chiesa di Sant’Andrea Apostolo vedrai numerosi dipinti che vanno dal cinquecento al novecento, come novecentesche sono le decorazioni del coro, della cupola e nella navata centrale. Di epoca ottocentesca è invece la pavimentazione e il battistero, decorato con un rilievo rinascimentale.

Torre dell’Orologio ^

Come per il duomo, anche il campanile della chiesa di Sant’Andrea Apostolo sorge in posizione distaccata dalla chiesa. La torre nacque infatti per una funzione di difesa della città. Alto trenta metri, i suoi muri hanno uno spessore che raggiunge il metro e quaranta alla base e si assottiglia fino ad un metro sulla sommità. Solo nel XIII secolo venne adattato allo scopo di campanile.

Il campanile della chiesa di Sant’Andrea Apostolo è anche noto come torre dell’orologio, perché sulla sua facciata ospita uno dei più antichi orologi da torre di tutto il mondo: fu installato qui nel 1839, ma risale al 1386 quando occupava un posto nella torre nord dell’antico palazzo comunale.

Dal 2006 all’interno della torre dell’orologio ha sede l’omonimo museo, disposto su ben sette piani. Lungo l’esposizione trovi diverse tematiche affrontate, dalla descrizione della città prima della guerra trecentesca di Chioggia, alla vecchia croce del campanile, da alcuni paramenti sacri alla macchina dell’orologio, fino a giungere alla cella campanaria dove, oltre a vedere le campane ottocentesche, potrai godere di una bella vista sulla città.

Palazzo Lisatti Mascheroni ^

Ritornando verso il canal Vena, nei pressi del ponte Caneva, potrai vedere il suggestivo palazzo Lisatti Mascheroni. Nonostante questo sia ormai abbandonato, lascia intuire la maestosità e l’importanza che ebbe quando fu costruito durante il quattrocento e poi ricostruito nel 1560.

Il palazzo appartenne ai fratelli Lisatti, entrambi deputati all’assemblea di Venezia. Successivamente passò nelle mani della famiglia Mascheroni.

Palazzo Lisatti Mascheroni si presenta con un porticato al pian terreno, chiuso da travi a vista e con lo spazio per una teca a forma di croce che conserva un Cristo. Il piano nobile è dotato di un piccolo terrazzino, mentre il secondo piano è scandito da finestre chiuse da imposte. Ancora sopra, tre grandi finestre ad arco anticipano un piccolo frontone triangolare.

Palazzo Morosini ^

Molto più lineari sono invece le forme del cinquecentesco palazzo Morosini, anche noto come la procuratia Morosini. L’edificio è basso ed allungato, con una facciata in stile tardo gotico intonacata con un colore rosso mattone. Le finestre sono squadrate al pian terreno, mentre ad arco al piano superiore. Non visibili dalla strada sono invece i suoi particolari camini veneziani.

Oggi all’interno del palazzo Morosini hanno sede i servizi sociali.

Palazzo delle Figure ^

Raggiungi ora il palazzo delle Figure, anche noto come palazzo Naccari-Ravagnan. La facciata è estremamente decorata da disegni realizzati nel 1929, che hanno valso il nome dell’edificio.

Palazzo delle Figure risale al settecento, quando fu costruito come edificio signorile. Durante i secoli vi abitò anche il primo sindaco della città.

Al suo interno ha delle suggestive stanze decorate, tanto da essere scelto come set per il film Fotografando Patrizia con Monica Guerritore. Oggi ospita invece una banca.

Piazzetta Vigo ^

Uno dei punti più a nord di tutta Chioggia è la sua piazzetta Vigo. Qui ci sono un paio di monumenti da vedere: la colonna Vigo e il ponte di Vigo, ma giungere qui ti permette anche di godere di un bel panorama sulla laguna e di imbarcarti per Venezia o per l’isola di Pellestrina.

Colonna Vigo ^

All’interno della piazzetta Vigo potrai notare la colonna Vigo, posizionata qui nel 1786 per volere dell’allora podestà. Particolare è il fatto che la struttura è composta da reperti provenienti dal luogo in cui sorgeva il palazzo pretorio e più in particolare è realizzato attraverso tre pezzi:

  • una base e un plinto in pietra d’Istria con un bassorilievo raffigurante un leone alato;
  • una colonna in marmo greco con capitello bizantino del XII secolo;
  • un leone alato, simbolo della repubblica della Serenissima. Questo ha la particolarità di essere piuttosto piccolo, tanto da essere definito il gato de Ciosa, cioè il gatto di Chioggia. Pare che queste piccole dimensioni siano legate alla rivalità tra le due città.

Ponte di Vigo ^

Preparati ad attraversare il ponte di Vigo. Questo suggestivo ponte è anche noto come balcone della città, per via della sua posizione panoramica che ti permetterà di godere dello scorcio sulla laguna e sul canal Vena.

Risalente al trecento, era inizialmente costruito in legno e solo nella seconda metà del seicento venne ricostruito in muratura e rivestito in pietra d’Istria. A memoria di questa data (1684-1685) c’è una lapide posta al di sopra dell’arco nord con scritti i nomi dei consiglieri e dei deputati in carica durante la sua realizzazione.

Degne di nota sono le decorazioni in marmo del ponte, con balaustre e leoncini aggiunte nel 1762, su volontà del podestà Girolamo Arnaldi. Nel 1796 venne invece posizionata una lanterna sul ponte, con lo scopo di aiutare i naviganti ad identificare il punto di accesso al porto.

Le colonne del parapetto sono decorate da quattro leoni con scudi contenenti immagini iconiche per la città, come un drago alato e il nome del podestà Arnaldi.

Canale San Domenico ^

Attraversato il ponte di Vigo procedi su calle Santa Croce fino ad arrivare la ponte di San Domenico, che ti permetterà di raggiungere il piccolo isolotto che ospita la chiesa. Questo ponte si affaccia sul canale San Domenico, il più vasto dei tre che tagliano il centro cittadino e quello adibito al traffico delle imbarcazioni più ampie. Il ponte San Domenico è piuttosto recente, infatti venne costruito in muratura solo nel 1949, sostituendo il ponte in legno risalente a molti secoli prima. Nel 1780 fu addirittura costruito un ponte in legno girevole per far passare le imbarcazioni più grandi, ma questo durò appena una decina d’anni.

Questa zona di Chioggia, vicina all’isola di San Domenico, è anche nota come Riva Mare, per via della sua vicinanza al mare.

Chiesa di San Domenico ^

Di forte impatto, anche per la sua posizione lungo il canale San Domenico, è la chiesa di San Domenico. La sua costruzione cominciò nel 1287 su di un’isoletta collegata direttamente alla città per mezzo di un ponte. L’aspetto attuale è però legato a una ricostruzione settecentesca, quando a distanza di pochi anni il convento collegato venne soppresso. Lo spazio venne prima impiegato come seminario e successivamente come caserma per le truppe francesi.

Oggi la chiesa di San Domenico si presenta con un esterno costruito in mattoni a vista e con fianchi scandita da contrafforti. Il campanile risale invece alla struttura trecentesca e si presenta a pianta quadrata, con cella campanaria, bifore e archetti.

Gli interni, molto luminosi, sono disposti su di un’unica navata chiusa da un soffitto a vela e con cappelle laterali. L’altare maggiore conserva un Crocifisso considerato miracoloso, alto quasi 5 metri per 3 metri e mezzo di larghezza, realizzato in legno di salice. La controfacciata è invece decorata da un ciclo di affreschi seicenteschi.

Palazzo Grassi ^

Tra gli edifici da non perdere durante la visita di Chioggia c’è il palazzo Grassi, risalente agli inizi del settecento, quando era persino dotato di un giardino in fondo al quale era presente un casino utilizzato come foresteria e di cui è ancora possibile vedere un portale barocco.

L’ingresso principale è sul Canal Vena e da qui puoi chiaramente vedere i quattro piani più solai che compongono l’edificio. La facciata è divisa in quattro fasce orizzontali, scandite da cornici marcapiano. Il pianoterra è rivestito a bugnato, mentre il primo piano è caratterizzato da un balcone centrale e da finti balconcini in corrispondenza delle finestre.

Dopo l’incendio che nel 1817 distrusse il palazzo comunale, palazzo Grassi ospitò provvisoriamente gli uffici comunali. Inoltre dal 1845 agli anni settanta, fu la sede dell’ospedale civile, mentre dal 2011 ospita il museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi. Qui potrai passeggiare tra percorsi tematici che trattano della perdita di biodiversità, della fragilità degli ecosistemi e della vulnerabilità della specie.

Monumento al pescatore e all’ortolano ^

Prendi ora la strada in direzione di Sottomarina, un quartiere vicino al centro storico di Chioggia, caratterizzato da una lunga spiaggia e tante case. Lungo il ponte translagunare che collega queste due zone, sono presenti due grandi statue in bronzo alte circa 5 metri e 80 centimetri.

Si tratta del monumento al pescatore e del monumento all’ortolano, simboli identitari della città di Chioggia e della sua economia.

Chiesa di San Martino Vescovo ^

Arriverai così alla frazione di Sottomarina, dove ad aspettarti c’è la chiesa di San Martino Vescovo. Si tratta in realtà di due edifici, uno settecentesco e l’altro di inizio novecento. Particolare è sapere che a Sottomarina era presente una chiesa del XII secolo, distrutta nel 1379 durante la guerra di Chioggia. Quando nel settecento furono rinvenuti i suoi resti, crebbe il desiderio di ricostruire una chiesa in questa zona.

L’edificio settecentesco è in realtà uno spazio all’aperto, in quanto privo di soffitto dal 1944. Viene oggi utilizzato come luogo di aggregazione da parte della comunità a cui si può accedere attraverso il portale d’ingresso in pietra sormontato da una piccola statua di San Martino.

Gli arredi presenti nella chiesa settecentesca sono stati trasferiti in quella novecentesca, che presenta una facciata in stile neoclassico ed è sormontata da un massiccio timpano triangolare in cui convergono quattro colonne ioniche. Le dimensioni della chiesa di San Martino Vescovo sono imponenti, tanto che i fianchi sono sorretti da dieci contrafforti. Di origine settecentesca rimane il campanile, una torre di 27 metri che dall’ottocento ospita anche il quadrante di un orologio.

Gli interni sono disposti su di una pianta rettangolare con altari laterali e con elementi e arredi che vanno dal seicento al novecento.

Monumento ai Caduti del mare ^

Passeggiando per Sottomarina ti imbatterai anche nel monumento ai Caduti del mare, posto al centro di una piazzetta, in mezzo a una fontana rettangolare, nota come fontana del Marinaio.

Qui dall’acqua si erge una base in pietra, sulla quale trova posto la grande scultura di un marinaio che guarda in direzione della spiaggia.

Il monumento ai Caduti del mare occupa questo luogo dal 1983.

Spiaggia di Sottomarina ^

È giunto il momento per una bella passeggiata sulla spiaggia e, se avrai la fortuna di trovare una giornata più soleggiata rispetto a quella in cui ho visitato io Chioggia, potrai anche fermarti a prendere un po’ di sole.

La spiaggia di Sottomarina è piuttosto ampia, ed è il cordone litoraneo più a sud di tutta la laguna. La spiaggia si allunga dal porto di San Felice fino alla foce dell’Adige, passando per la foce del Brenta.

La sua lunghezza è di circa dieci chilometri e in alcuni punti raggiunge una profondità di 300 metri in cui la spiaggia di sabbia finissima può accogliere numerosi bagnanti. Diverse palme segnano il confine tra la sabbia e la città.

La diga di Sottomarina ^

Durante la passeggiata sulla spiaggia giungi fino alla diga di Sottomarina, ovvero fino al molo che si allunga nel mare Adriatico e che culmina con faro rosso. Questa infrastruttura nasce nel 1935, quando insieme alla diga di Cà Roman, completata l’anno precedente, ultimò le bocche del porto di Chioggia.

Lo scopo della diga di Sottomarina era quello di allargare l’arenile grazie al deposito di sabbia possibile per via di un gioco di correnti.

La diga è formata da blocchi in pietra d’Istria e camminandoci incontrerai le balanse, ovvero delle case in legno utilizzate dai pescatori, ma anche adattate per accogliere i turisti.

Forte San Felice ^

La diga di Sottomarina si allunga verso oriente, mentre se vai in direzione opposta, verso occidente, arriverai al forte San Felice, una vera e propria fortezza militare eretta dalla Repubblica di Venezia successivamente alla guerra di Chioggia avvenuta alla fine del trecento. Il forte prese il posto di un precedente castello in legno distrutto durante la guerra.

Lo scopo del forte San Felice era quello di rendere più sicuro l’accesso alla laguna veneta da sud. Durante i secoli venne tenuto al passo coi tempi, riammodernandolo e migliorando le tecniche di difesa ma, di fatto, non venne mai attaccato.

Forte San Felice risulta abbandonato dal 1979, terminando così di fatto qualsiasi opera di manutenzione e portando all’ammaloramento di molte delle sue strutture.

Il forte ha una pianta a stella e si estende su di un vasto terreno, aggregando diversi edifici nascosti alla vista attraverso i possenti bastioni, lungo i quali potrai fare una piacevole passeggiata. Tra queste costruizioni ci sono:

Purtroppo il forte San Felice non è visitabile internamente e potrai limitarti solo a passeggiare lungo il suo perimetro.

Capitello dei Netti ^

Rientrando a Chioggia attraverso la fondamenta Lungolaguna, potrai imbatterti nel capitello dei Netti. Questa è una piccola edicola votiva realizzata nel 1926 che ospitava, sopra ad un piccolo altare, un dipinto della Madonna della Navicella, rubato nel 1969 e sostituito da un altro quadro con lo stesso soggetto l’anno successivo.

Il capitello dei Netti affianca altri due capitelli presenti a Sottomarina (capitello di Corte Granda e capitello dei Berti), ed è realizzato in mattoni in stile romanico-gotico. Sulla copertura spuntano tre campanili per lato, ognuno dotato di una sua campanella.

Mappa dell’itinerario nel centro storico di Chioggia e Sottomarina^

Ecco la mappa dell’itinerario che puoi percorrere a piedi per visitare il centro storico di Chioggia. Trovi indicate tutte le attrazioni da vedere.

Dove dormire per visitare Chioggia ^

Se stai cercando un posto dove dormire per visita Chioggia, sappi che Chioggia stessa dispone di diverse sistemazioni che possono fare al caso tuo. Da bed and breakfast a hotel, sicuramente troverai una comoda sistemazione per visitare la città.

Ti consiglio di scegliere il centro storico di Chioggia per immergerti nell’atmosfera della città e, magari, se non ti trovi a visitarla durante i mesi estivi. Nel periodo più caldo, invece, una valida opzione è quella di preferire Sottomarina, per via della vicinanza con la spiaggia e per unire alla visita della città anche qualche ora al mare.

Tra le sistemazioni in centro storico ti consiglio questo hotel, in posizione centralissima e con la possibilità di poterci parcheggiare davanti, oppure questa sistemazione con camere moderne e di design.

A questo link trovi invece tutte le soluzioni per dormire a Chioggia e a Sottomarina.

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