La cittadina di Bellagio è uno dei borghi più celebri di tutto il lago di Como ed è una tra le destinazioni imperdibili per chi si trova a visitare questa zona. Apprezzata da turisti di tutto il mondo, Bellagio è anche conosciuta come la Perla del Lario.
La sua posizione unica, al vertice del Triangolo Lariano, contribuisce ad aumentarne il prestigio già dall’epoca dei romani. Attraverso questo itinerario di un giorno a Bellagio potrai scoprire tutte le attrazioni da vedere in città e lasciarti ammaliare dal suo fascino.
Guida completa di Bellagio
Dove si trova Bellagio
Cosa vedere a Bellagio
Villa Melzi d’Eril
Giardini di villa Melzi
Cappella Melzi
Porto di Loppia
Chiesa di Santa Maria di Loppia
Lungolago di Bellagio
Ex hotel Grande Bretagne
Ex chiesa anglicana
Biblioteca liberty di Bellagio
Chiesa San Giorgio
Municipio di Bellagio
Salita Cappuccini
Cappella dei Cappuccini
Villa Serbelloni Rockfeller
Giardini di Villa Serbelloni
Salita Serbelloni
Via Calle Bellosio
Piazza Mazzini
Grand Hotel Villa Serbelloni
Piazza della Chiesa
Basilica di San Giacomo
Fontana di piazza della Chiesa
Torre delle Arti
Punta Spartivento
Mappa dell’itinerario di Bellagio
Quanto ci vuole a visitare Bellagio?
Dove dormire a Bellagio
Immagini di Bellagio
Dove si trova Bellagio ^
Bellagio è in Lombardia e, più precisamente, in provincia di Como. A renderla celebre è proprio la sua particolarissima posizione, nel punto più settentrionale tra i due rami del lago di Como, direttamente affacciato sulla sponda del lago.
Il territorio comunale comprende anche le aree collinari circostanti, fino al monte San Primo che raggiunge 1682 metri di altitudine.
Cosa vedere a Bellagio ^
Inizia l’itinerario alla scoperta di Bellagio dal quartiere Loppia, a sud del centro storico. Qui potrai raggiungere le sponde del lago e il piccolo porticciolo. Poi muoviti verso il centro storico, fino a raggiungere il borgo antico dove in un sali e scendi continuo ti perderei tra i vicoli che fanno sognare innumerevoli turisti ogni anno. Arriva infine al punto più settentrionale del borgo, per godere di un panorama incantevole.
Ecco tutte le tappe dell’itinerario alla scoperta di Bellagio.
Villa Melzi d’Eril ^
Inizia l’itinerario alla scoperta di Bellagio da villa Melzi d’Eril. Questa suggestiva villa si affaccia direttamente sulla sponda del lago, ai margini del centro storico nel quartiere Loppia.
La villa fu edificata tra il1808 e il 1810 come dimora per la famiglia Melzi d’Eril, nobili milanesi, e oggi è invece un museo in cui puoi visitare le sale riccamente decorate. L’edificio passò di generazione in generazione e durante i decenni ospitò importanti personalità, quali Stendhal e Franz Liszt.
La villa Melzi d’Eril è caraterizzata da una facciata semplice, arricchita da una scalinata con doppia rampa e quattro leoni. Una scalinata simile si trova anche in posizione avanzata e conduce direttamente al lago.
A rendere suggestivo il complesso della villa ci sono anche i giardini all’inglese che si estendono per circa 800 metri lungo la riva del lago, l’aranciera oggi adibita a museo e la collina che ospita numerosi pini e che una volta era direttamente collegata alla villa, mentre ora sono separate da una strada.
Giardini di villa Melzi ^
I giardini di villa Melzi circondano tutta la struttura e il logo progetto risale al 1815, quando furono sistemati all’inglese e arricchiti con statue dall’architetto Luigi Canonica e dall’agronomo Luigi Villoresi, i quali avevano lavorato anche al parco della villa Reale di Monza.
Nel giardino di villa Melzi, oltre a numerose piante esotiche, ci sono diversi alberi secolari e aiuole fiorite. È inoltre presente una grotta con un’urna funeraria etrusca databile tra il 300 e il 200 avanti Cristo.
All’interno dei giardini c’è anche un giardino all’orientale con un lago di ninfee e due statue egizie risalenti agli anni tra il XV e il XIII secolo avanti Cristo. All’interno di un chiosco moresco ci sono le statue degli imperatori d’Austria Ferninando I e Marianna di Savoia, oltre che di Lodovico Melzi e la moglie Josephine Melzi Barbò.
Attraverso il filare di platini puoi raggiungere l’aranciera. Durante la bella stagione puoi visitare questi bellissimi giardini.
Cappella Melzi ^
Ai margini meridionali della proprietà di villa Melzi d’Eril c’è la cappella Melzi. Questa è una cappella gentilizia in stile neoclassico, decorata con stucchi a rosoni, affreschi e sculture. Queste sono particolarmente d’effetto, come la statua del Cristo Redentore al di sopra del palio d’altare.
Accedendo alla cappella Melzi potrai vedere anche diversi monumenti funerari, ovviamente tutti appartenenti ai defunti della famiglia Melzi d’Eril. Ulteriori tombe sono posizionate nella sacrestia, dove quelle della famiglia Melzi sono opposte a quella dei Gallarati Scotti, un’altra nobile famiglia con cui i Melzi si sono imparentati grazie a un matrimonio.
La cappella Melzi risale agli anni tra il 1808 e il 1816 ed è disposta su di una pianta quadrata con un piccolo pronao in stile dorico. Particolare è anche la cupola emisferica posta a chiusura del tamburo circolare, chiaramente visibile anche dall’esterno.
Porto di Loppia ^
Praticamente davanti a villa Melzi e alla cappella, sempre sul lungolago, c’è il porto di Loppia. Questo piccolo porticciolo sembra quasi nascosto tra le case che si affacciano sul lago di Como. Inoltre anche l’accesso è piuttosto stretto e il fondale è relativamente profondo e caratterizzato da sabbia e pietre.
Lo scivolo che conduce al lago guarda due strutture in acqua che servono da ricovero coperto per le barche.
Chiesa di Santa Maria di Loppia ^
Guardando in direzione della collina e lasciandoti il lago di Como alle spalle, potrai notare la chiesa di Santa Maria di Loppia, posta su di un’altura. Le sue orgini si perdono addirittura nel X secolo e alcune testimonianze della sua antichità le puoi già trovare nella forma delle finestre e dell’abside.
La struttura della chiesa di Santa Maria di Loppia è irregolare, anche le finestre sui fianchi, lunghe e a doppio strombo, sono disposte a intervalli non regolari.
Durante i secoli la chiesa passò nelle mani delle monache benedettine che ne modificarono le sembianze, creando una nuova copertura della navata ed erigendo un piccolo convento nelle vicinanze, poi abbattuta nel 1775 per costruire un lungo viale.
Purtroppo per il momento è possibile vederne solo gli esterni, perché non è aperta alle visite.
Lungolago di Bellagio ^
Dirigiti ora verso il cuore del centro storico di Bellagio. Per farlo percorri il lungolago, così da godere di una delle viste suggestive della città. Prendi il lungolago Europa che si trasforma poi nel lungo Lario Manzoni quando sarai nei pressi del centro.
Sulla sinistra vedrai il ramo occidentale del lago di Como con le cittadine di Tremezzo, Cadenabbia e Griante sul versante occidentale, mentre guardando verso nord noterai l’allungarsi delle acque del lago tra i promontori circostanti.
Il lungolago è costellato di piante e fioriere con lussuose ville che scandiscono la camminata di circa un chilometro e mezzo e che collega i giardini di Villa Melzi ai giardini di Villa Serbelloni, entrambi visitabili durante la stagione calda.
Ex hotel Grande Bretagne ^
In una cittadina così curata troverai insolito imbatterti, lungo la camminata, nell’ex hotel Grande Bretagne. Questa grande e lussuosa struttura appare immersa nella natura a causa del suo stato di abbandono. Noto anche come hotel Belle Époque, è stato uno dei primi hotel a nascere a Bellagio e in generale sul lago di Como.
Risalente al 1873, ospitò al suo interno anche il casinò Folies du Lac, chiuso a seguito del suicidio di un giocatore in rovina al suo interno. L’hotel era talmente prestigioso da essere annoverato come tappa del Grand Tour di intellettuali e artisti tra il XIX e il XX secolo. Il prestigio era tale che ospitò al suo interno anche una scuola alberghiera internazionale.
L’hotel passò nelle mani della regione Lombardia del 1972 che chiuse l’albergo, ormai malmesso, e nel 1992 chiuse anche la scuola alberghiera, di fatto abbandonando la struttura. Nel 2000 l’ex hotel Grande Bretagne venne acquistato dalla famiglia Galbusera che recentemente ha firmato un accordo per la restaurazione conservativa e l’apertura, nel 2026, di un Grand Hotel che porterà la catena Ritz-Carlton in Italia.
Costruito in stile Belle Époque e arredato con mobili in stile impero, dispone di 150 stanze e di un grande parco intorno alla struttura. Particolare è sapere che per il funzionamento dell’ascensore viene impiegato un sistema idraulico posizionato all’interno di una torretta in stile medievale.
L’ex hotel Grande Bretagne, insieme al Grand Hotel Villa Serbelloni ha ispirato lo stile dell’hotel Bellagio situato a Las Vegas.
Ex chiesa anglicana ^
Già dal lungolago noterai l’ex chiesa anglicana costruita su di un’altura del borgo storico. Questa chiesa venne eretta in stile neogotico alla fine dell’ottocento, e poi trasformata in appartamenti alla metà del novecento.
Fu una ricca famiglia inglese a farla costruire come chiesa per poter pregare durante le loro vacanze estive. Quando non fu più utilizzata a questo scopo si è proceduto nella trasfromazione ad uso residenziale, ma preservandone la struttura e gli spazi originali. Oggi è un complesso suggestivo di circa 270 metri quadri, dotato di un bel giardino.
L’edificio dispone di una doppia facciata, una in direzione del lungolago e una in direzione dei monti. Lungo l’itinerario alla scoperta di Bellagio ci passerai praticamente intorno e potrai quindi ammirarla da ogni angolazione.
Biblioteca liberty di Bellagio ^
Giungi ora alla biblioteca pubblica di Bellagio, quasi nascosta tra la fitta vegetazione e le palme che decorano la doppia scalinata di ingresso, con un bel parapetto in pietra. Tra le palme vedrai spuntare le bandiere che segnalano il palazzo e, in posizione arretrata, l’edificio in stile liberty con paraste che avvolgono l’ingresso rialzato per mezzo di qualche scalino.
Un frontone triangolare sormonta l’ingresso e, in maniera simmetrica, due grandi finestroni sono posti ai lati e divisi da colonnine con capitelli.
Chiesa San Giorgio ^
Al fianco del municipio sorge la piccola chiesa di San Giorgio. Le sue dimensioni raccolte risalgono agli anni tra il 1080 e il 1120 e la struttura è direttamente collegata a un altrettanto piccolo oratorio, aggiunto nel 1658 e costruito come sede della confraternita dei Cinturati.
La chiesetta di San Giorgio è in stile romanico, come è possibile vedere dal muro perimetrale in conci di pietra e dalle finestre a strombo laterali. In posizione arretrata c’è il basso campanile a cavalcioni con la cella campanaria in cui si aprono delle grandi finestre ad arco.
Al suo interno la chiesa di San Giorgio conserva un affresco dell’XI secolo che raffigura la Madonna della Cintura, oltre che una statua in legno dello stesso soggetto che viene portata in processione per la città nella seconda domenica di settembre.
Municipio di Bellagio ^
Il palazzo del municipio di Bellagio è un palazzo lineare e semplice, la cui facciata è scandita da numerose finestre e, al centro, un terrazzino da cui spuntano le bandiere istituazionali. Sulla destra c’è il portale d’ingresso, decorato da una cornice in pietra che segue la forma ad arco a tutto sesto. Sulla facciata, al di sopra del terrazzino, puoi vedere anche lo stemma della città di Bellagio.
La particolarità del palazzo del municipio è che si trova all’interno di una piccola corte, protetta dall’esterno da una balaustra in pietra rialzata, da cui ci si può affacciare.
Salita Cappuccini ^
Tornando alla piccola chiesa di San Giorgio potrai notare una salita che si snoda tra alte mura in pietra. Prendi questa lunga scalinata, chiamata Salita Cappuccini, per arrivare alla frazione di Pescallo. Questa era un antico villaggio di pescatori e la sua particolarità è che da qui puoi godere di una suggestiva vista sul ramo di Lecco.
La salita è lunga appena duecento metri, che potrai percorrere in circa quattro minuti.
Cappella dei Cappuccini ^
Al termine della Salita Cappuccini ti troverai dinnanzi alla cappella dei Cappuccini. Si tratta in reatà di una grande chiesa che appartiene al complesso della villa Serbelloni. La cappella dei Cappuccini è infatti ospitata nel suo parco.
La chiesa ha origini nel cinquecento, quando venne costruita in questo luogo suggestivo su volontà dell’allora proprietario Ercole Sfondrati che trascorse proprio qui gli ultimi anni della sua vita. Sfondrati divenne estremamente religioso, tanto che fece erigere la chiesa e, nel 1614 anche il convento dei Cappuccini.
La cappella dei Cappuccini è di dimensioni importanti, tanto che puoi vederla spuntarte dietro alla cinta muraria in pietra che protegge tutto il territorio della villa.
Villa Serbelloni Rockfeller ^
Sei praticamente davanti alla villa Serbelloni Rockfeller, il cui terreno occupa tutto il crinale della collina che degrada fino al ramo orientale del lago di Como. La villa è stata costruita tra il seicento e il settecento, ed è composta da una struttura esterna estremamente lineare.
Gli interni sono invece decorati con soffitti a volta e a cassettoni e hanno ospitato numerose personalità durante i secoli. Una descrizione della villa veniva per esempio fatta da Stendhal.
Secondo la leggenda villa Serbelloni prese il posto di un’antica casa romana trasformata poi in castello durante il Medioevo. Fu nel quattrocento che tornò ad essere una casa, grazie al vescovo Daniele Birago che vi fece costruire la sua residenza estiva, per poi passare nelle mani del marchese Stanga, tesoriere di Ludovico il Moro. Il suo edificio venne distrutto da un incendio e per questo nel cinquecento venne eretta la villa appartenuta alla famiglia Sfondrati. La struttura passò poi nelle mani della famiglia Serbelloni nel 1788, che ne rivide l’arredamento interno con opere del seicento e settecento.
Nel 1905 la villa Serbelloni fu venduta al Grand Hotel di Bellagio che la trasformò in un hotel. Nel 1930 venne acquistata dalla principessa americana Ella Walker, moglie di Thurn und Taxis che, alla sua morte avvenuta nel 1959, donò la villa alla fondazione Rockfeller che tutt’ora la gestisce. Da qui il nome di villa Serbelloni Rockfeller.
Giardini di Villa Serbelloni ^
Intorno alla villa Serbelloni Rockfeller si sviluppa un grande parco e dei suggestivi giardini che durante la bella stagione possono essere visitati dai turisti. Le visite, esclusivamente guidate e della durata di circa un’ora e mezza, avvengono dal primo aprile agli inizi di novembre, tutti i giorni escluso il lunedì alle 11:00 e alle 15:30.
All’interno di vaste aree boschive sono stati aperti dei sentieri che conducono a piccole radure e giardinetti all’inglese.
Passeggiandoci potrai approfittare dell’ombra di pini, querce, abeti, lecci, mirti e ginepri e giungere fino a scorci suggestivi decorati da roseti. Anche il sentiero che conduce fino alla villa è stato decorato attraverso terrazzamenti con aiuole fiorite e tassi e bossi potati dando loro forme geometriche.
Salita Serbelloni ^
Tornando nel cuore del centro di Bellagio potrai percorrere uno degli scorci più suggestivi della città, titolato alla famiglia Serbelloni, ovvero la Salita Serbelloni.
Questa strada con una larga scalinata è contornata da botteghe e negozi che accolgono i turisti e che vendono prodotti di moda e cibo tipico della zona, oltre che vari ristoranti. A colpire sono le sue case colorate che hanno come sfondo il lago di Como e che durante i mesi più caldi vengono decorati da cascate verdi di piante e fiori.
Via Calle Bellosio ^
Percorrendo la salita Serbelloni ti troverai su di un lato anche la via Calle Bellosio. Non ha nulla ti particolare per essere visitata, se non il fatto che gli alti muri in pietra fanno da confine alla scalinata, anch’essa in pietra, che si arrampica sulla collina e che conduce nuovamente in direzione della Salita Cappuccini e della frazione Pescallo.
Piazza Mazzini ^
Continuando invece a scendere in direzione del ramo occidentale del lago di Como, arriverai in una delle piazze principali di Bellagio: piazza Mazzini.
Piazza Mazzini si affaccia direttamente sul lago e lungo gli altri lati della piazza è circondata da alti e bei palazzi colorati, dotati di suggestivi balconi panoramici. Ogni edificio è caratterizzato da decorazioni differenti, ma tutti quelli sul lato opposto al lago sono accomunati dal fatto che il pian terreno è caratterizzato da porticati sotto ai quali puoi passeggiare per ripararti dal sole o dalle intemperie. Ovviamente in una posizione suggestiva come quella di piazza Mazzini non possono mancare anche hotel e alberghi.
La piazza è stata recentemente ristrutturata sostituendo l’asfalto con un acciottolato. Ciò è stato possibile anche grazie alla donazione di Sir Alan Howard, che a Bellagio ha una casa, e ha deciso di finanziare la metà dei costi di rifacimento. Howard è tra i 50 sudditi inglesi più ricchi, grazie alle attività del suo fondo di trading AH.
Grand Hotel Villa Serbelloni ^
Continuando oltre a piazza Mazzini arriverai davanti al Grand Hotel Villa Serbelloni, anche conosciuto come Grand Hotel Bellagio. Questo è uno degli storici alberghi di lusso della città, anche se nacque come villa nobiliare fatta realizzare dalla famiglia Frizzoni.
La realizzazione della villa, in stile neoclassico, iniziò nel 1851 per concludersi in circa cinque anni. Già nel 1872 la villa venne ceduta alla Societé des Grands Hotels, intenzionata a realizzarvi un albergo di lusso. Per arrivare allo scopo venne aggiunto un nuovo corpo sul retro della villa e altri lavori di adeguamento. Già nel 1873 aprì le porte il Grand Hotel Bellagio, riscuotendo un enorme successo fin da subito.
Il Grande Hotel Villa Serbelloni si spartiva la clientela con l’hotel Grande Bretagne (visto all’inizio dell’itinerario). Il primo era preferito dai nobili tedeschi e russi, mentre il secondo dagli inglesi e americani.
Purtroppo gli interni del Grand Hotel Villa Serbelloni non conservano gli arredi originari, perché durante la prima guerra mondiale fu trasformato in caserma e gli arredi furono saccheggiati e utilizzati come legno da ardere. Nel 1918 l’hotel venne acquistato dalla famiglia svizzera Bucher che ne detiene ancora oggi la proprietà e che acquisì anche la villa Serbelloni, già utilizzata come depandance di lusso dell’hotel. Nonostante nel 1930 venne rivenduta, Bucher si riservò la possibilità di poterne utilizzare il marchio e trasformò il Grand Hotel Bellagio nel Grand Hotel Villa Serbelloni.
All’intero di questo Grand Hotel furono numerosi gli ospiti illustri. Si ricordano Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt, John Fitzerald Kennedy, Al Pacino e Umberto Eco.
Piazza della Chiesa ^
Raggiungi ora un’altra delle piazze principali di Bellagio: piazza della Chiesa. Questa piazza dalla forma allungata deve il suo nome alla presenza della basilica di San Giacomo, ma ospita anche diversi palazzo residenzali, una fontana e un’antica torre di difesa risalente al periodo medievale.
Particolare è anche il fatto che il lato che si apre verso la collina sia libero da edifici e presenti una quinta scenica verde fatta di alberi e arbusti.
Basilica di San Giacomo ^
La basilica di San Giacomo è la principale chiesa della città e risale agli anni tra l’XI e il XII secolo, anche se subì una trasformazione barocca operata nella seconda metà del seicento. Quello che puoi vedere oggi è però lo stile romanico originario della chiesa, ripristinato nella prima metà del novecento.
La facciata a capanna è assimetrica per la presenza del campanile, posizionato sulla parte sinistra e ottenuto durante il seicento innalzando una preesistente torre di difesa costruita nelle mura della città. L’ingresso è sormontato da una monofora circolare e, al di sopra, ci sono tre finestre e ulteriori due monofore. Sulla sommità degli archetti anticipano il tetto.
Dalla piazza della Chiesa potrai inoltre vedere l’intero fianco destro della chiesa, scandito da strette finestre ad arco. Qui si apre anche l’ingresso laterale alla basilica.
La basilica di San Giacomo è organizzata su di una pianta rettangolare con tre navate divise tra loro da colonne su cui poggiano archi a tutto sesto. Qui trovano spazio numerose opere d’arte, risalenti a differenti secoli, come due tavole quattrocentesche, sculture romane e dipinti cinquecenteschi e seicenteschi.
Fontana di piazza della Chiesa ^
Al centro di piazza della Chiesa puoi vedere una fontana che reca l’anno 1897 sulla sua base. La sua struttura è formata da una grande vasca circolare che ospita l’acqua che fuoriesce da due cannelle. Una colonna centrale si innalza e ospita la statua della Madonna col Bambino.
Questa fontana in granito era stata inizialmente posizionata nel parco dell’ex chiesa anglicana per festeggiare i sessant’anni di regno della regina Vittoria. Solo qualche anno più tardi, agli inizi del novecento è stata spostata nell’attuale posizione.
Torre delle Arti ^
Su di un angolo di piazza della Chiesa sorge anche una torre di difesa di epoca medievale: la torre delle Arti.
La torre si presenta direttamente collegata alle mura cittadine e a un altro palazzo che segna il perimetro della piazza. Interamente costruita in conci di pietra, presenta un alto e stretto ingresso ad arco, leggermente rialzato rispetto al piano della piazza. Sulla sua superficie sono poche le finestre che illuminano gli interni, come richiesto da una torre di difesa.
Oggi all’interno della torre delle Arti è stato ricavato un polo culturale e museale in cui vengono ospitate mostre di vari tipi di arte, oltre ad eventi privati e pubblici.
Punta Spartivento ^
È giunto il momento di lasciare il centro storico di Bellagio per raggiungere un altro dei suoi punti più iconici: la punta Spartivento.
Questa destinazione rappresenta il punto più settentrionale del lembo di terra che si trova tra i due rami del lago di Como. Il suo nome è legato al fatto che, per via della sua posizione, qui soffiano venti destinati a dividersi in direzione dei due rami.
Lo sperone roccioso di punta Spartivento è raggiungibile a piedi in circa cinque minuti dal Grand Hotel Villa Serbelloni, percorrendo via Vitali, caratterizzata da muretti a secco e belle ville. Qui troverai un piccolo porticciolo con uno stretto molo, oltre a qualche panchina vicina alla spiaggia composta di ciottoli.
Da questo punto suggestivo potrai ammirare il panorama che si apre sulle acque del lago e sulle montagne che lo circondano. Ad est vedrai Varenna, mentre a ovest c’è Menaggio. Davanti a te, sotto alle onde del lago, c’è il Sass del Pan, un basamento roccioso che durante la peste del 1630 serviva per vendere il pane agli abitanti di Varenna, i più colpiti dalla peste. Il pane veniva lasciato sulla roccia e gli acquirenti lasciavano i soldi all’interno di un recipiente contenente aceto, che serviva proprio a disinfettare le monete.
Mappa dell’itinerario di Bellagio ^
Ecco la mappa che puoi seguire per visitare tutta Bellagio.
Quanto ci vuole a visitare Bellagio? ^
Per visitare la cittadina di Bellagio puoi considerare una giornata intera. Durante la giornata potrai visitare con tranquillità sia il borgo storico che il quartiere Loppia ed entrare nelle sue attrazioni. Volendo puoi accorciare la visita a mezza giornata, limitandoti a scoprire il suo centro storico.
Dove dormire a Bellagio ^
Per visitare Bellagio la scelta migliore di dove dormire è… proprio Bellagio! La sua vocazione turistica fa sì che ci siano innumerevoli sistemazioni tra cui scegliere.
A questo link puoi vedere le numerose sistemazioni disponibili.
Tra le sistemazioni tra cui scegliere c’è sicuramente questo appartamento, con una vista decisamente mozzafiato e con parcheggio privato, oppure nel caso di un budget più contenuto, è molto bello anche questo bed and breakfast, anch’esso dotato di parcheggio gratuito.
Immagini di Bellagio ^
Ecco qualche ulteriore fotografia di Bellagio.